E’ un test probabilistico che viene eseguito fra l’11a e la 13a settimana di gravidanza con lo scopo di valutare il rischio che il feto sia portatore di un’anomalia cromosomica (come la trisomia 21, o Sindrome di Down).

Viene eseguito da uno specialista ginecologo ed ostetrico che ha ricevuto un adeguato training formativo e un Certificato di Competenza presso la Fetal Medicine Foundation di Londra. Il test si basa sulla misurazione ecografica dello spessore della nuca e la visualizzazione dell’osso nasale fetale.

 

Il BI-TEST è un prelievo di sangue materno che serve a dosare il valore di due ormoni prodotti dalla placenta (free beta-hCG e PAPP-A). Combinando le informazioni dell’ecografia genetica e del bitest con diversi altri parametri (età materna, epoca di gravidanza…) è possibile identificare i feti a rischio di anomalie dei cromosomi, in particolare di trisomia 21, con un’accuratezza del 90%, evitando il ricorso ad esami invasivi (villocentesi e amniocentesi).